Sabato 31 ottobre, ore 14, Arte Sella, Borgo Valsugana (Trento)

Daniele Zovi presenta a Arte Sella “Autobiografia della neve” (Utet, 2020) in dialogo con Guido Beltramini, direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio.

La presentazione si terrà sabato 31 ottobre alle ore 14, presso l’installazione Tree-Room, Villa Strobele ad Arte Sella, Val di Sella, Borgo Valsugana (Trento).

L’incontro si svolgerà all’aperto ed è garantito anche in caso di maltempo (in tal caso si terrà a Malga Costa, sempre ad Arte Sella).

La partecipazione all’incontro è gratuita, ma è possibile partecipare solo con prenotazione, telefonando al numero 0461 751251 o inviando un’e-mail all’indirizzo artesella@yahoo.it

«Per me la neve è una vecchia storia, una storia d’amore collettiva. C’era un periodo dell’anno in cui eravamo certi che sarebbe caduta, portando il silenzio e la gioia.»

Daniele Zovi è nato tra le vette che incorniciano l’altopiano di Asiago. Raffinato narratore e grande esperto di fauna e flora alpina, con questa singolare autobiografia riconduce la neve a quello spazio fisico, immaginativamente ricco e agile, in cui si muovono i ricordi e si snoda il paesaggio della memoria.

Quello con “dar snea” – così la neve viene chiamata nella lingua cimbra dell’altopiano – è un amore iniziato fin da bambino che lo ha accompagnato in una vita di lavoro da forestale. Attraverso racconti personali e leggende, studi e dati scientifici, Daniele Zovi ci incanta e ci invita a percorrere insieme a lui la sua educazione alpina.

Seguiamo i suoi passi lungo i sentieri innevati, dalle esplorazioni in altopiano da adolescente alle marce militari lungo le vie della Grande Guerra, dai viaggi in Russia e sulle Ande fino alle pendici dei grandi ghiacciai himalayani, dove, incastonata nei cristalli, è conservata la memoria biologica del nostro pianeta.

Zovi rende omaggio a un mondo fragile e silenzioso di cui stiamo perdendo esperienza. “Autobiografia della neve” è un’opera di grande emozione in grado di trasportarci verso lontananze impensabili, una spedizione di recupero di una lezione del passato, un tentativo di salvaguardare la nostra storia, racchiusa nei fiocchi di neve.